L’alimentazione è un punto fondamentale nell’allevamento del gatto siberiano
Prima di tutto il gatto siberiano non differisce sensibilmente nel metabolismo da gatti di altre razze, per cui la sua corretta alimentazione non differisce molto da quella di altri gatti. Ci possono essere alcune esigenze particolari, magari legate alla sua pelliccia o al suo leggermente più abbondante grasso corporeo, ma un gatto siberiano che vive alle nostre latitudini non ha queste esigenze.
Esistono fondamentalmente due tipi di alimentazione:
1 – Alimentazione casalinga
Il gatto è un animale predatore e carnivoro. Tutto il suo corpo e la sua evoluzione psichica lo portano ad essere un cacciatore di piccole prede fin da cucciolo quando giocando con i fratellini impara a cacciare e catturare e questo è tanto più vero nel gatto siberiano nato un migliaio di anni fa dall’incrocio con il felis silvestris.
Siccome il gatto siberiano, come qualunque il gatto, è strutturato per mangiare carne cruda, questo è sicuramente l’alimento più appropriato per lui. La carne cruda contiene tutte le sostanze di cui il gatto ha assoluto bisogno, non sostituibili da alimenti vegetali e non degradate dalla cottura, come in particolare la taurina. I benefici riscontrabili con questo tipo di alimentazione sono sia fisici che psichici e si possono riscontrare nella qualità delle feci, nella lucentezza del pelo e nel grado di bianchezza dei denti, meno colpiti dal tartaro rispetto ad altri tipi di alimentazione. Un aspetto che sia un allevamento che un privato devono tenere in considerazione. Risulta anche evidente, pur non essendoci studi indipendenti sull’argomento (pressoché tutti gli studi sull’alimentazione felina sono prodotti dalle grandi case di mangimi per animali), che un gatto che si nutre di alimentazione naturale si ammala meno.
Esistono però anche diversi contro a questo tipo di alimentazione:
- Il gatto in natura non mangia solo la parte magra della carne, ma soprattutto piccoli roditori che vengono sgranocchiati con gusto ossa comprese. Alimentare il gatto con sola carne o polpa di pollo o anche di pesce (che è oltretutto un alimento che il gatto non consuma in natura), che sono praticamente privi di calcio, porta a dei grossi squilibri che possono arrivare a compromettere il sistema scheletrico, ma anche causare carenze vitaminiche e di altri micro e macro elementi. Insomma il gatto deve mangiare anche ossa e interiora;
- alcune carni non cotte possono portare malattie ed infezioni da parassiti;
- molti gatti non gradiscono questa dieta soprattutto se hanno già assaggiato cibi molto più appetibili.
Portare avanti con successo questo tipo di dieta può essere molto complesso ed è assolutamente necessario che il regime alimentare venga prescritto e seguito da un veterinario specializzato in nutrizione, che vi compilerà un regime alimentare adatto al vostro gatto, integrando polpa di varie carni, con verdure ed integratori, in modo da assicurare la completezza del mangime.
Sembra complicato ma è sicuramente il modo migliore di nutrire il vostro gatto. Il problema è, oltre il dover cucinare anche per il vostro amico a quattro zampe, che trovare nutrizionisti felini è piuttosto difficile in Italia, ma i risultati che otterrete in benessere del vostro gatto sono enormi.
2 – Alimentazione a base di croccantini e scatolette
L’alimentazione a base di croccantini e scatolette è quella più diffusa in assoluto sia negli allevamenti che presso i proprietari di gatti.
I vantaggi dell’alimentazione confezionata sono il corretto bilanciamento dei nutrienti che servono al gatto, se il prodotto è di qualità, la praticità dovuta al minimo tempo di preparazione necessario, la lunga durata di conservazione e l’esistenza di preparazioni specifiche destinate a gatti in condizioni particolari (gatti, anziani, obesi o afflitti da particolari patologie)
Ma anche in questo caso bisogna porre particolare attenzione ad alcuni fattori.
Il cibo umido non ha la consistenza adatta all’apparato mandibolare del gatto e può favorire problemi ai denti. D’altra parte i cibi secchi, molto comodi soprattutto d’estate in quanto si mantengono inalterati nella ciotola per ore o giorni, a causa delle necessità intrinseche di produzione, contengono un tasso troppo elevato di carboidrati rispetto al massimo 4-5% di cui ha bisogno il gatto. Per la precisione, il gatto non ha affatto bisogno di carboidrati, anche se possiede gli enzimi per digerirli, in quanto prende l’energia che gli occorre direttamente dalle proteine animali. Bisogna inoltre puntare sulla qualità. Cibi confezionati troppo economici, sono fatti a partire da materie prime scadenti e/o non adatte per una corretta nutrizione felina. A lungo andare questi cibi portano inevitabilmente a problemi di salute. Il cibo umido, d’altra parte, presenta il vantaggio di idratare maggiormente il gatto, cosa fondamentale nel caso di felini che bevono troppo poco.
3 – E quindi?
A meno di non essere specialisti di nutrizione felina o di rivolgersi ad uno di essi, un discreto approccio all’alimentazione è la qualità. Basta infatti tenere conto di questi punti fondamentali:
- il gatto è un carnivoro;
- Il cibo confezionato deve essere di elevata qualità, i cibi più economici contengono troppi carboidrati e proteine vegetali, perché più a buon mercato;
- un’alimentazione unicamente basata su cibo secco è completa purché di elevata qualità. Un’alimentazione basata solo su carne e pesce può portare ad una carenza di calcio;
- il fegato può essere dato solo in piccolissime quantità perché può causare un eccesso di vitamina A;
- il bianco dell’uovo crudo va evitato poiché distrugge la biotina e causa carenza di vitamina B;
- nonostante sia carnivoro il gatto ama moltissimo ingerire fili d’erba. Coltiviamone sempre un vasetto!
- la dieta BARF, acronimo di Bones and Raw Food (Ossa e Cibo Crudo) è eccellente per la salute del gatto. Oggi ci sono anche negozi on line che si prendono l’onere di preparare e confezionare in porzioni sottovuoto cibo crudo, appropriato e di qualità, ad un costo decisamente abbordabile. Gli unici svantaggi sono un maggior impegno da parte del proprietario e una appetibilità più bassa rispetto al cibo industriale, e comunque è un’alimentazione che va seguita con attenzione.
Avendo un allevamento, per praticità, noi diamo ai nostri gatti del cibo secco, le famose crocchette per gatti, alternando ogni tanto con scatolette di cibo umido o cibo cucinato.
Come linea guida per la scelta della crocchetta noi ci orientiamo così:
- deve contenere una elevata percentuale di carne fresca di origine certificata per consumo umano, niente derivati della carne o scarti alimentari
- non deve contenere cereali. Al gatto non servono cereali che a lungo andare possono provocare anche problemi di salute, sia per il tasso glicemico, sia perché possono contenere le tossine di pericolosi micobatteri dei cereali
- deve essere correttamente bilanciato, con il giusto apporto proteico
- possibilmente deve essere monoproteico, anche se non indispensabile
Attualmente abbiamo individuato tre marche di crocchette con cui ci troviamo molto bene e che spesso alterniamo: sono Acana, Optima Nova e Applaws. Ma, siccome la sensibilità verso l’alimentazione del gatto sta aumentando, oggi esistono decine di marche che soddisfano questi requisiti.